I comunicati qui sotto riportati riflettono le opinioni di chi li firma. L'estensore del blog si dissocia da qualsivoglia responsabilità.
lunedì 8 giugno 2015
Francesco Nunziata ci ha lasciato
sabato 16 maggio 2015
San Nicola Arcella, lavori al palazzo del Principe
San Nicola Arcella, l'arcomagno torna ai cittadini
domenica 3 maggio 2015
San Nicola Arcella, Wi-Fi ?
venerdì 24 aprile 2015
Ricordiamoci di salvare l’Italia
Andrea Carandini, Presidente FAI
lunedì 20 aprile 2015
Costituzione&Responsabilita': Procedure inutili e dannose: eliminiamole!
San Nicola Arcella,
18 aprile 2015
Eugenio Madeo
sabato 18 aprile 2015
Comitato Fiume Noce: ‘’Tortora esce di scena?’’
Raffaele Papa
Consigliere Comunale Tortora
sabato 28 marzo 2015
San Nicola Arcella, si tenta il Recupero della ferrovia dismessa
domenica 22 marzo 2015
Stop alle discariche
A Celico nella sila cosentina la discarica della MI.GA. non può continuare a ricevere i rifiuti indifferenziati solo per effetto di un’ordinanza urgente del Presidente della Regione ed operare sulla base di un’autorizzazione scaduta già nel dicembre 2013 e che presenta una serie di criticità quali la presenza di inquinanti in prossimità del sito superiori ai valori limite di legge. L’altra questione riguarda il “Giudizio di compatibilità ambientale ed autorizzazione integrata ambientale per il progetto di smaltimento e recupero e rifiuti “Isola Ecologica Battaglina” da realizzarsi tra il Comune di San Floro (CZ) e quello di Borgia in favore della società Sirim s.r.l. Legambiente Calabria ha inviato, già nel gennaio 2014 alla Regione Calabria, Dipartimento Politiche dell’Ambiente, formale e motivata richiesta di ritirare e/o revocare e/o annullare e comunque sospendere, in via di autotutela il succitato decreto n. 16278 del 08.09.2009.
Sulla questione della discarica della Battaglina nessun arretramento e che si dia corso all’indizione della conferenza dei servizi per l’annullamento del giudizio di compatibilità ambientale alla quale chiediamo già da ora formalmente di essere sentiti quale portatori di interessi diffusi. La Regione Calabria, Dipartimento Politiche per l’Ambiente, dopo avere esaminato e ritenuto irrilevanti le osservazioni presentate dalla Sirim s.r.l., preso atto delle considerazioni poste a fondamento delle istanze di riesame, ha emesso il decreto n. 2414 del 04.03.2014 prot. n. 98 con il quale ha sospeso il suddetto decreto ritenendo la relativa area gravata da usi civici. Con decreto del Dirigente assunto in data 13.03.2014, prot. n. 254 la Regione Calabria Dipartimento n. 6 Agricoltura Foreste Forestazione ha approvato gli atti relativi alla relazione storico giuridica del gravame di uso civico attestando anche la sussistenza del vincolo idrogeologico. Con decreto n. 482 del 25.07.2014, la Regione Calabria, Dipartimento Politiche per l’Ambiente, ha ANNULLATO, il decreto n. 16278 del 8 settembre 2009 rilasciato alla Sirim s.r.l. sul giudizio di compatibilità ambientale (D.lgs. 152/2006 e s.m.i.) ed autorizzazione integrata ambientale (D.lgs. 59/2005 e s.m.i.) per il progetto di smaltimento e recupero rifiuti denominato «Isola Ecologica Battaglina».
Tale annullamento è avvenuto, tra l’altro, “per difetto del requisito relativo alla disponibilità dell’area da parte del soggetto gestore, in ragione della nullità radicale degli atti di relativa concessione assunti in violazione della disciplina del vincolo degli usi civici”. Tuttavia la Sirim s.r.l. ha chiesto al T.A.R. per la Calabria l’annullamento del decreto n. 482/2014 del Dirigente Generale del Dipartimento n. 14 Politiche dell’Ambiente della Regione Calabria . Il T.A.R. Calabria, con sentenza n. 418 del 26.02.2015, ha accolto il suddetto ricorso e per l’effetto ha annullato il provvedimento n. 482 del 25.07.2014 del Dirigente Generale del Dipartimento n. 14 Politiche dell’Ambiente della Regione Calabria. Per come si evince dalla disamina della predetta sentenza, il T.A.R. Calabria ha proceduto all’annullamento dell’atto impugnato dalla Sirim s.r.l. rilevando, esclusivamente, un vizio di forma avendo ritenuto che nell’esercizio del proprio potere di annullamento del provvedimento amministrativo illegittimo, la Regione Calabria avrebbe dovuto procedere all’annullamento dell’atto, in quanto assunto in sede di conferenza dei servizi, previa indizione di una nuova conferenza di servizi salvo poi provvedere nel medesimo senso nell’ambito della conferenza stessa. Il T.A.R. Calabria indica chiaramente la possibilità per la Regione Calabria di esaminare nuovamente la questione in sede di conferenza dei servizi. Nella fattispecie, in particolare, risulta evidente la persistente necessità di annullare il Decreto n. 16278 del 8 settembre 2009 rilasciato alla Sirim s.r.l. in primo luogo stante il difetto del requisito relativo alla disponibilità dell’area da parte del soggetto gestore, in ragione della nullità radicale degli atti di relativa concessione assunti in violazione della disciplina del vincolo degli usi civici. Il progetto della Sirim s.r.l. è sostanzialmente privo della VIA, obbligatoria ai sensi di legge lettera m) e lettera p) allegato III D.lgs. n. 152/06. La Regione Calabria, Dipartimento Politiche dell’Ambiente - Nucleo VIA-IPPC, in data 16.02.2009, ha espresso una valutazione altamente negativa sulla realizzazione dell’opera. L’area oggetto dell’impianto è soggetta a ben cinque vincoli inibitori assoluti - idrogeologico, paesaggistico e ambientale, usi civici, rischio sismico essendo classificata zona a livello 1 e vincolo assoluto conseguente ad un incendio verificatosi nel 2007.
A tal riguardo occorre rammentare che la legge quadro sugli incendi boschivi n. 353 del 21.11.2000 prevede un vincolo temporale almeno decennale di inedificabilità assoluta. Per questi motivi abbiamo nei giorni scorsi ufficializzato formale richiesta invitando la Regione Calabria, preso atto delle indicazioni del T.A.R. per la Calabria, a dichiarare nullo o comunque ad annullare il decreto n. 16278 del 08.09.2009, avente ad oggetto “Giudizio di compatibilità ambientale (D.lgs. n. 152/2006 e s.m.i.) ed autorizzazione integrata ambientale (D.lgs. n. 59/2005 e s.m.i.) per il progetto di smaltimento e recupero e rifiuti denominato “Isola Ecologica Battaglina” attraverso l’indizione di apposita conferenza di servizi. Crediamo sia urgente tale iniziativa da parte della Regione in modo da definire e delineare chiaramente la propria posizione politica sulla gestione dei rifiuti e lo stop alle discariche.
Francesco Falcone
presidente.legambientecalabria
venerdì 13 marzo 2015
Il progetto “Usciamo dal guscio”
mercoledì 11 marzo 2015
Il "recupero e della rete ferroviaria dismessa quale generatore di attività collaterali di tipo commerciale e produttivo"
E' stato inoltre avviato un nuovo progetto di riqualificazione per il riuso sociale-ambientale degli spazi grazie alla sottoscrizione di Protocolli d'intesa con Legambiente, Aitr (Associazione italiana turismo responsabile), Csvnet (Centri di servizi per il volontariato) e Legacoop Sociali. Fanno parte del patrimonio anche 3.000 km di linee ferroviarie dismesse, di cui 325 km sono stati destinati (a iniziative) Greenways: piste ciclabili e percorsi verdi accessibili a tutti, riservati alla mobilità dolce. Il Gruppo vuole infatti definire un Piano nazionale di Greenways, sostenuto da finanziamenti pubblici nazionali ed europei, seguendo l'esempio di altre nazioni europee, come la Spagna, con il coinvolgimento delle istituzioni, in particolare del ministero dell'Ambiente, delle Regioni, degli Enti Locali e delle principali Associazioni ambientaliste. Proprio in virtù di queste iniziative il vice sindaco di San Nicola Arcella ha preso contatti con i vertici della Rete Ferroviaria Italiana per illustrare il progetto di Mobilità sostenibile scaturito dal concorso di idee indetto dal Comune.
"Un tale sistema di mobilità lungo la possibile greenway attrezzata anche con attività ricreative e culturali - ha dichiarato - con percorsi pedonali ed escursionistici, avrà certamente ricadute positive a San Nicola Arcella e nell'Alto Tirreno Cosentino sotto l'aspetto paesaggistico, in relazione alla bellezza ed alla memoria del territorio, urbanistico, con la possibilità di creare meccanismi di recupero e di conservazione, economico, in quanto generatore di attività collaterali di tipo commerciale e produttivo.
sabato 7 marzo 2015
Interpellanza e (non) risposte
sabato 28 febbraio 2015
Mi Compiaccio !
Recupero della vecchia stazione
Amministrazione contro i cittadini
giovedì 26 febbraio 2015
Rifiuti, di proroga in proroga: la trasparenza e l’efficienza muore
Aria Fritta e debiti, la risposta di un amministratore
"Finalmente tutti gli abitanti di San Nicola Arcella ed i numerosi turisti che la frequentano, dopo anni di trepidante attesa, sono riusciti a conoscere il vero pensiero che albergava nella mente dei consiglieri di opposizione Osso Domenico e Forestieri Filiberto. Per i due personaggi, realizzare reti fognarie per i lidi e le attività produttive in località Marinella, così come già avvenuto per i lidi presenti in località Arcomagno, potenziare gli impianti di depurazione comunale, d’intesa con la Sorical cercare di attivare altri due serbatoi realizzati e mai efficacemente utilizzati, con l’obiettivo di ridurre le dispersioni idriche ed avere un sistema più efficiente di distribuzione, mettere in sicurezza la Chiesa Parrocchiale San Nicola da Tolentino e ricostruire il campanile crollato nel lontano 1953, rifare la pavimentazione di altre parti del Cento Storico lungo i percorsi che portano alla Chiesa, realizzare un campo di calcetto, sistemare l’area centrale del Paese e tutta l’area della Villa Comunale “Il Monumento” per ampliare il parco giochi, illuminare alcuni tratti di strada in località Dino, rendere ancora più suggestivo con la sistemazione delle aree verdi ed il posizionamento dell’opera artistica il Belvedere “La Villa”, rendere fruibile per finalità turistico-culturali il Palazzo del Principe e realizzare un parco tematico naturalistico nell’area circostante<strong>,</strong> predisporre un programma di interessanti iniziative per la prossima stagione estiva, <strong>tutto questo è aria fritta e soprattutto spreco di denaro pubblico. </strong>Ci spiace per loro, noi la pensiamo diversamente e credo che la pensino diversamente la stragrande maggioranza dei sannicolesi e dei turisti, che hanno già avuto modo di vedere ed apprezzare.<strong> </strong>Vogliamo poi tranquillizzarli! Per la prossima stagione estiva, nel rispetto delle leggi in materia, sperando anche in un minimo contributo di proposta concreta da parte dei due consiglieri di opposizione Osso e Forestieri, anche se, consapevole dei limiti del materiale umano, non bisogna farsi molte illusioni, si farà di tutto per continuare a tenere il più possibile pulita San Nicola Arcella ed evitare che cumuli di spazzatura possano restare abbandonati presso le abitazioni e per le strade cittadine. A qualche seminatore di odio, residente altrove, abituato a nascondersi dietro sigle associazionistiche, ma ben noto ai Sannicolesi per la sua malvagità e cattiveria, diciamo che spreca inutilmente il suo tempo: San Nicola Arcella è adulta e vaccinata". per la Amministrazone Comunale Il Consigliere Comunale Rosalbino Laino
martedì 24 febbraio 2015
Problemi reali, riunioni e aria fritta
I due consigliere di opposizione, senza eccesive pretese, ben consapevoli dei limiti del materiale umano, invitano i componenti della maggioranza a non esaurire la loro attività di governo in riunioni dove si parla della produzione di aria fritta o, peggio, si preparano solo sprechi di denaro pubblico. Sollecitano quindi la giunta ad occuparsi anche di qualcuno dei problemi che interessano i cittadini. Almeno di quelli più urgenti, come la raccolta dei rifiuti.
In quest’ottica l’opposizione ha presentato una articolata interrogazione al Sindaco. Obbiettivo dell’interrogazione è quello di cercare di stabilire la cause che hanno portato al sequestro dell’isola ecologica e quali sono state, o saranno, le azioni intraprese perché possa essere stabilito un normale svolgimento del servizio di raccolta dei rifiuti, sottolineando l’urgenza dato l’approssimarsi della stagione estiva.
(leggi il testo dell’interrogazione)
Domenico Osso
Filiberto Forestieri
consiglieri di opposizione
Comune di San Nicola Arcella
S. Nicola Arcella,il recupero dell'Arcomagno
I motivi che caratterizzano lo Arcomagno come geosito di interesse regionale sono perciò di tipo scientifico, ma anche paesaggistico, trattandosi di bellezza naturale oggetto di vincolo e didattico-escursionistico, per la compresenza di punti panoramici e di vegetazione autoctona, ascrivibile alla macchia mediterranea. La grotta dello Arcomagno può essere raggiunta attraverso un sentiero che si inerpica lungo la scogliera dalla spiaggia di San Nicola Arcella. Il suo nome deriva dalla presenza di un grande arco naturale, alto circa 20 metri. Diamo moltissima importanza a questo intervento per ciò che l’Arcomagno rappresenta per la realtà di San Nicola Arcella e dell’intera Calabria. Se la messa in sicurezza del sentiero non sarà molto onerosa, provvederemo immediatamente come Comune a realizzare gli interventi per renderlo fruibile già prima della prossima stagione turistica. In ogni caso saremo in possesso, con tali indagini, di tutti i dati necessari per progettare un intervento più organico ed esteso di messa in sicurezza dell’area circostante, da realizzare con finanziamenti regionali”.
Comunicato
Amministrazione Comunale
San Nicola Arcella
domenica 22 febbraio 2015
San Nicola Arcella, work in progress
giovedì 19 febbraio 2015
Osso e Forestier, "il re è nudo"
Isola ecologica, "Non vogliamo passare come una città immondezzaio”
mercoledì 18 febbraio 2015
FAI › I Luoghi del Cuore 2014: l'edizione dei record
Atteggiamenti da campagna elettorale
Bisognerebbe fare l'amministratore pubblico per tutto il periodo del mandato, come lo si fa nell'imminenza di una competizione elettorale. In tale periodo Sindaci, Assessori, Consiglieri Comunali esprimono il massimo della cura ed attenzione nel confronti dei cittadini. Diventano tutto d'un tratto e come per incanto premurosi, gentili, garbati ed il saluto torna ad essere educazione e dovere. Si lavora di gran lena con impegno inusitato, straordinario e che sorprende. Vengono reperiti fondi per i più bisognosi e per le famiglie numerose importantissime in queste occasioni; si risponde con sollecitudine a richieste ed interventi di ogni tipo; si organizzano, come mai fatto prima, iniziative per il lavoro; ci si preoccupa di far giungere in qualche famiglia generi alimentari; si fanno
domenica 15 febbraio 2015
Grande successo al Padiglione della Calabria alla BIT di Milano delle immagini della meravigliosa Baia di San Nicola Arcella.
sabato 14 febbraio 2015
ASNA, costituzione di parte civile giudizio San Sago
"La vicinanza alle iniziative che con determinazione e coraggio il Sindaco di Tortora Ing. Pasquale Lamboglia sta a tempo promuovendo in appoggio al Comitato sui problemi dell'ecosistema del fiume Noce, hanno spinto dell'Associazione Amici di San Nicola Arcella Onlus ad affiancarlo. In questa battaglia i sindaci non possono essere lasciati soli ma è indispensabile la partecipazione attiva dei cittadini. Per questo la stessa associazione Amici di San Nicola Arcella Onlus ha deciso di collaborare con i giudici mettendo a disposizione di questa amministrazione comunale l'impegno dello studio RENINO PARTNERS e specificatamente del Avvocato Ciro Renino, nostro socio, conferendogli l'incarico di costituzione di parte civile.Le attività svolte nell’impianto mettono a rischio il fiume Noce, la qualità della vita e la vocazione turistica dell’intero comprensorio calabrese che si bagna nel Golfo di Policastro, in cui il Noce sfocia e dove la Baia di San Nicola Arcella, l’isola di Dino e ed il suo Parco Marino si affacciano, rappresentano un vulnus per il futuro sviluppo turistico per l’intera comunità che abita e lavora in questo territorio, nessun comune escluso, confermando le ormai innumerevoli iniziative svolte dalla Associazione Amici di San Nicola Arcella Onlus in tutto ciò che riguarda la tutela paesaggistica e ambientale del territorio dell'intero Golfo di Policastro. Il caso della mala gestione dei depuratori di alcuni dei comuni costieri che vanno da Tortora a Paola e specificatamente il caso dell'impianto di San Sago che, attraverso il fiume Noce è usato come via per raggiungere il mare, dove sembra abbia scaricato migliaia di tonnellate di reflui tal quali nel mare dove si bagnano i nostri figli, impongono, in primis per esigenze di carattere etico ma anche per salvaguardare concretamente la immagine di un territorio da chi ne deturpa l'ambiente, di assumere adeguata posizione in merito. Almeno per quanto riguarda il caso San Sago"
<br>
Associazione Amici di San Nicola Arcella Onlus
<br>
Associazione Amici di San Nicola Arcella Onlus
giovedì 12 febbraio 2015
Legambiente, sistema integrato delle acque
Alaco: acqua ancora sporca
Il nostro territorio regionale avvelenato con i rifiuti, le discariche dei rifiuti, i rifiuti tossi e le navi dei veleni
La Regione Calabria metta mano al ciclo integrato delle acque ed alla società di gestione
Pensavamo di aver raggiunto il fondo con l’inchiesta “Acqua sporca”, evidentemente ci sbagliavamo. Con la nuova indagine della Magistratura denominata “Alaco 2”, che vede coinvolti sette funzionari della Regione Calabria e tre imprenditori delle società Sogesid di Roma e la Nautilus di Vibo, per avvelenamento colposo di acque, abuso d'ufficio, omissione d'ufficio e falso, rischiamo di non raggiungere mai il fondo di un bubbone ambientale e sanitario dai contorni inimmaginabili. Quattrocento mila persone, del vibonese e del catanzarese, vittime inconsapevoli di un sistema ben collaudato di funzionari pubblici e imprenditori, per aggirare le leggi e arricchirsi. Si fa fatica a pensare come persone, che magari vivono pure in Calabria, abbiano potuto mettere a punto manovre di questo tipo. È come se avessero avvelenato se stessi avvelenando i figli e la comunità da loro frequentata. Un giro d’affari milionario che affiora dal giro vorticoso dell’acqua. Prima risorsa dell’uomo e, a quanto pare, ultima risorsa della commistione di pubblico e privato per speculare sulla pelle dei cittadini.
“L’auspicio di Legambiente è che l’indagine – dichiara Francesco Falcone, Presidente di Legambiente Calabria - coadiuvata dai militari del Nas e condotta dal pubblico ministero Michele Sirgiovanni della Procura di Vibo Valentia, firmatario anche della prima inchiesta appena giunta al rinvio a giudizio di 16 indagati, tra funzionari pubblici e dirigenti Sorical (società di risorse idriche calabresi), giunga al termine. E faccia uscire tutto il letame non solo dall’acqua calabrese ma anche dalle lobby che stanno uccidendo la nostra terra forse più della ‘ndrangheta”.
La Regione Calabria metta mano alla gestione degli invasi ed alla gestione dell’acqua pubblica in maniera efficiente ed efficace, sanando i disastri ambientali a cui la nostra terra continua ad essere oggetto e soggetto da persone di pochi scrupoli pur di arricchirsi ai danni dell’ambiente e della salute dei calabresi.
lunedì 9 febbraio 2015
Raffaele. Papa sul fiume Noce
mercoledì 4 febbraio 2015
I danni e gli sprechi delle mareggiate,
Meetup 5 Stelle:
mercoledì 28 gennaio 2015
La protesta scollata dell'esattore
Purtroppo il rapporto, per quanto si riferisce alla partita tasse e bollette si impenna.
I sannicolesi (dovrebbero!) pagare servizi ed IMU per circa 900 abitazioni mentre i cittadini non residenti pagherebbero servizi ed IMU per circa 4.100 abitazioni, cioè un massimo di 360.000 euro (appena il 18%) se non fossero di fatto esentati da importanti sgravi, ed assenti totali alle raccomandate spedite da Equitalia, cioè dall'ammnistrazione comunale.
Le mancate consegne per assenza o indirizzo errato son arrivate ad oggi a 372
[....] Raccomandate, circa il 44% del totale delle famiglie salesinnicolesi/contribuenti ! .
Per servizi di cui usufruiscono al massimo 20 giorni l'anno. E senza doverne dare conto al momento del voto.. Una sorta di pizzo!
Un regalo per i piccoli comuni turistici per mantenere una amministrazione sovrabbondante ed incapace di investire nel miglioramento del territorio e da qualche tempo pesantemente indebitata con montagne di mutui a 20 anni. il Fondo di solidarietà è una giusta redistribuzione delle tasse verso quei comuni che non essendo turistici o non avendo preservato il proprio territorio da colate di cemento per abitazioni da 40-50 mq costruite come gabbie per conigli.
E poi, le passate amministrazioni,fino a due anni fa, hanno campato, pagato i propri costi con appena 1-1,5 milioni di euro. Forse spendevano e spandevano per retribuzioni, servi e materiali acquistati, a parità di volume, molto, molto meno!
per il resoconto completo:
venerdì 23 gennaio 2015
Per favore, abbattetelo!
Esco ora dal dipartimento di Neurochirurgia dello Umberto I di Roma, dove medici e chirurghi di primo piano sono la eccellenza. Una, sembra, rarità nel panorama della Sanità italiana, immersa in una sorta di Lazzareto. In circa dieci giorni di degenza ho visto cose inenarrabili gestite probabilmente da ragionieri più che operatori della pietas umana, Una gestione del personale infermieristico fuori da qualsiasi logica: L'uso della logica del rigido diritto dei lavoratori al riposo nel periodo festivo; L'uso massivo di personale raccogliticcio e di giovani studenti/ volontari costretti ad utilizzare i degenti come cavie; Un rapporto tra il personale infermieristico, fatto salvo i casi di capacità e professionalità e dedizione, con il degente fatto di minacce e di sottomissione; Spesso utilizzando i più giovani, spesso ragazzotte dell'interland frusinate figlie della politica, fino a giungere, nelle notti insonni alle minacce di contenzione o all'uso della narcosi per le infermiere più scafate ed anziane. La non univocità tra zla cartella clinica, rigorosamentemanuale, con il paziente;
L'uso spregiudicato dei materiali e del personale specializzato (20 cateteri e sei specialisti urologi per un catetere; medicherie usate come sale di intrattenimento e attività mediche fatte alla buona direttamente nelle camerate, alla faccia della privacy e della necessaria sterilità. Con evidenti complicazioni e maggiori costi da infezione. L'uso di materiale tecnico sanitario scadente, sprechi insostenibili nella gestione dei consumi di servizi, l'utilizzo di una struttura non adatta ma continuamente ri-verniciata e tecnologica attrezzata; una logistica naturalmente infelice. Mancanza di protocolli seri e specifiche comuni a tutti i reparti e sul territorio nazionale; l'uso esasperato di materiale tecnologico ed avanzato per gestire marcatori economici degli sprechi con risparmi sicuramente superati dai relativi costi di una struttura inutilmente ridondante.
Tutto questo in un luogo dove la città incombe con il proprio traffico caotico che entra nel’ospedale con il proprio inquinamento ambientale ed i propri rumori e le centinaia di auto che vi circolando intorno.
Un lazzareto!
Siamo tornati al Medioevo: un piccolo gruppo di feudatari che sberleffa un paese rannicchiato, senza gambe per camminare e senza schiena per ribellarsi. Ma il discorso è più complesso. La medicina, anche quella di urgenza, deve cambiare paradigmi, partendo dal dolore e non dall'intervento fisico, punto di arrivo.giovedì 22 gennaio 2015
Amantea, no ai pennelli per la scogliera di Coreca
Antonio Iaconetti,
responsabile del Movimento ecologista europeo FareAmbiente,
Riunione operativa convocata presso il Dipartimento Lavori Pubblici della Regione Calabria, a
martedì 20 gennaio 2015
Oliverio, "il cambiamento è avviato“
Replica del governatore Oliverio al sindaco e presidente della provincia di Cosenza Mario Occhiuto.
domenica 18 gennaio 2015
La bella Calabria
Pubblicato il 11 gen 2015 da Presa Diretta
mercoledì 14 gennaio 2015
Oltre l'infarto uccide l'indifferenza delle istituzion
Soccorsi in ritardo muore sulla strada per infarto.Siamo rimasti tutti senza parole, attoniti, sconcertati, amareggiati, quasi increduli nell'impossibilità di poter fare qualcosa.Tanta rabbia e sconforto per l'ennesima morte assurda causata oltre che per un infarto, dall'indifferenza continua e colpevole di istituzioni lontane.Tutti ormai sanno che la rete di emergenza urgenza non esiste ma a nessuno interessa e lo dimostrano i fatti, un'altra persona cessa di vivere sulla strada.Lo stiamo ripetendo da anni e l'ultima volta l'abbiamo ribadito anche al ministro Lanzetta in visita a Praia a Mare il 2 gennaio scorso, ma niente da fare le morti continuano ed arrivano le ambulanze no.Personale e medici del 118 fanno di tutto ma i 5, 10, 15, 20 minuti di estremi ed intensi tentativi non bastano, non riescono a bloccare l'inevitabile se i soccorsi arrivano con oltre un ora di ritardo, ed è l'ennesima vita umana che sfugge ad una realtà ormai diventata assai triste.Ed ora che facciamo? Aspettiamo che succeda ancora? Speriamo che il rimorso colpisca i responsabili?Aspettiamo che ancora si continui a far chiacchiere, a parlare di pronto soccorso o di altre ambulanze che non arriveranno?No, non riconsegniamoci alla rassegnazione ed al destino deciso da altri, agiamo subito con decisione e fermezza decidendo tutti insieme ed uniti sul cosa fare senza perdere altro tempo.Esprimiamo solidarietà e vicinanza ai familiari anche con la consapevolezza che al posto di quel padre di famiglia poteva esserci chiunque.Questa sera su quella strada a Praia a Mare ognuno di noi ha lasciato una parte seppur minima della propria vita.13/01/2015Raffaele Papa
martedì 13 gennaio 2015
lunedì 29 dicembre 2014
Inchiesta sulla conduzione e aggiudicazione di concorsi aventi per oggetto l'urbanistica
Oggetto: RICHIESTA INFORMAZIONI CONCORSO MOBILITA' SOSTENIBILEData: 10-12-2014 22:33
Mittente: Alessandro Romiti <alessandroromiti@lineefuture.
Destinatario: snanicolaarcella@gmail.com, barbaramele70@libero.it
Rispondi a: alessandroromiti@lineefuture.
Alla Attenzione del
-sig. Sindaco
-Resp. del Procedimento Concorso "Mobilità sostenibile" Geom. Buondonno
Buongiorno,
sono un giornalista applicato dalla redazione a una inchiesta sulla
conduzione e aggiudicazione di concorsi aventi per oggetto
l'urbanistica.
Da una rapida consultazione, abbiamo raccolto una campionatura di bandi
per ogni regione e abbiamo estratto anche il concorso "Mobilità
sostenibile" da voi concluso recentemente, svolgendo un incrocio di dati
in linea.
Ci risulta quanto segue:
- Il comune di San Nicola Arcella (Cs), ha indetto un concorso nazionale
in forma anonima in un’unica fase, con consegna elaborati in data
01/08/2014. Tema del concorso: “Mobilità sostenibile e vivibilità degli
spazi urbani”.
- L'art.6 del disciplinare del concorso di idee, incompatibilità dispone
che: "...non possono partecipare i collaboratori e quanti abbiano
rapporti continuativi e notori con amministratori e dipendenti del
comune, nonché componenti della commissione giudicatrice."
La Commissione aggiudicatrice, non è affidata a terzi
dell'Amministrazione, ma è composta da tecnici del Comune che ha indetto
il Bando.
- Il progetto preliminare del Piano Strutturale del comune di San Nicola
Arcella (Psc, L.U.R. N.19 del 16/04/2002 e smi) è stato redatto da uno
studio di Cosenza, dove figura nel gruppo dei professionisti incaricati,
il nome dell’Arch. Gianfranco Malara.
http: //www. infooggi. it/articolo/san-nicola-arcella -panel-torre-crawford/3744/
http: //europaconcorsi. com/projects/16547-Gianfranco- Malara-Piano-Regolatore-Genera le-Comunale-di-Rende
- Lo stesso nome è presente nel gruppo di lavoro del progetto risultato
vincitore che, a nostro parere, necessiterebbe di verifica se, trattasi
di omonimia o di medesimo soggetto (Esito 21/10/2014, pubblicato su
Europa Concorsi, in data 27/10/2014).
- Il tema del concorso, affronta le stesse questioni legate al
territorio e quindi alle tematiche dell’Urbanistica e dunque nella
seconda ipotesi, saremmo di fronte a un chiaro elemento di manifesta
incompatibilità, specifico la presente notazione emergente dal
Regolamento urbanistico del Vostro Comune
http: //www6. asmenet. it/sannicolaarcella/index. php?action= index&p= 261
Spero che abbiate evidenza della medesima consultazione e ringrazio per
la cortese risposta sulla ipotesi di un caso di omonimia o meno.
Allego due estratti dalle pagine consultate e attendiamo un cortese
cenno di riscontro.
Buona giornata
-Resp. del Procedimento Concorso "Mobilità sostenibile" Geom. Buondonno
Buongiorno,
sono un giornalista applicato dalla redazione a una inchiesta sulla
conduzione e aggiudicazione di concorsi aventi per oggetto
l'urbanistica.
Da una rapida consultazione, abbiamo raccolto una campionatura di bandi
per ogni regione e abbiamo estratto anche il concorso "Mobilità
sostenibile" da voi concluso recentemente, svolgendo un incrocio di dati
in linea.
Ci risulta quanto segue:
- Il comune di San Nicola Arcella (Cs), ha indetto un concorso nazionale
in forma anonima in un’unica fase, con consegna elaborati in data
01/08/2014. Tema del concorso: “Mobilità sostenibile e vivibilità degli
spazi urbani”.
- L'art.6 del disciplinare del concorso di idee, incompatibilità dispone
che: "...non possono partecipare i collaboratori e quanti abbiano
rapporti continuativi e notori con amministratori e dipendenti del
comune, nonché componenti della commissione giudicatrice."
La Commissione aggiudicatrice, non è affidata a terzi
dell'Amministrazione, ma è composta da tecnici del Comune che ha indetto
il Bando.
- Il progetto preliminare del Piano Strutturale del comune di San Nicola
Arcella (Psc, L.U.R. N.19 del 16/04/2002 e smi) è stato redatto da uno
studio di Cosenza, dove figura nel gruppo dei professionisti incaricati,
il nome dell’Arch. Gianfranco Malara.
http:
http:
- Lo stesso nome è presente nel gruppo di lavoro del progetto risultato
vincitore che, a nostro parere, necessiterebbe di verifica se, trattasi
di omonimia o di medesimo soggetto (Esito 21/10/2014, pubblicato su
Europa Concorsi, in data 27/10/2014).
- Il tema del concorso, affronta le stesse questioni legate al
territorio e quindi alle tematiche dell’Urbanistica e dunque nella
seconda ipotesi, saremmo di fronte a un chiaro elemento di manifesta
incompatibilità, specifico la presente notazione emergente dal
Regolamento urbanistico del Vostro Comune
http:
Spero che abbiate evidenza della medesima consultazione e ringrazio per
la cortese risposta sulla ipotesi di un caso di omonimia o meno.
Allego due estratti dalle pagine consultate e attendiamo un cortese
cenno di riscontro.
Buona giornata
sabato 20 dicembre 2014
Legambiente, in Calabria si viaggia lento
RAPPORTO PENDOLARIA 2014 DI LEGAMBIENTE, IN CALABRIA SI VIAGGIA LENTO:
IN 4 ANNI I TRENI REGIONALI SONO DIMINUITI DEL 16% E LE TARIFFE SONO AUMENTATE DEL 20%
PIU’ RISORSE PER IL SERVIZIO FERROVIARIO E PIU’ MATERIALE ROTABILE, MENO SPRECHI E PIU’ QUALITA’ NEL CONTRATTO DI SERVIZIO
URGENTE NUOVO PIANO REGIONALE DEI TRASPORTI
STRUMENTO FONDAMENTALE PER LA PROGRAMMAZIONE ED IL GOVERNO DEL SISTEMA
“Legambiente Calabria, nell’ambito del rapporto annuale sulla situazione del trasporto pendolare in Italia, denominato “Pendolaria”, ha scelto la linea Catanzaro Lido – Lamezia come emblema del fallimento di una classe dirigente che non ha saputo o voluto, nell’arco di circa quarantanni, dotare la parte centrale della Calabria e la città capoluogo di un sistema di trasporto adeguato alle nuove esigenze produttive e direzionali ed ad una utenza che negli anni è stata letteralmente allontanata dal treno, costringendola a rivolgersi ad altri mezzi, principalmente al mezzo proprio, che ha costi economici e sociali non più sostenibili.”- ha affermato Andrea Dominijanni Vice presidente di Legambiente Calabria- “In questa occasione parliamo solo di treni, perchè aprire il capitolo calabrese del trasporto su gomma comporterebbe un analisi che ci riserviamo di proporre in altra occasione. Potevamo benissimo scegliere un’altra linea ed altre realtà del trasporto ferroviario uguali o peggiori della Catanzaro Lido – Lamezia, ma abbiamo fatto questa scelta perchè pensiamo che il completamento della nuova linea è fondamentale per costruire un sistema di trasporto nazionale e locale che consentirebbe alla regione di avere un trasporto adeguato al terzo millennio.”
Un servizio carente e più costoso, con tratte storiche come
la Pedace –San Giovanni in Fiore che chiudono e con meno investimenti pubblici. E’ questo il quadro dei servizi e gli scenari del servizio ferroviario pendolare in Calabria che emerge dal Rapporto Pendolaria 2014 di Legambiente, presentato questa mattina a Catanzaro da Legambiente Calabria, in cui si fa il punto della situazione emersa dal 2010 al 2014, e si lanciano proposte al nuovo governo regionale.
“Drammatica è proprio la situazione della linea Catanzaro Lido-Lamezia Terme-ha dichiarato Tonino Tarantino di Legambiente Catanzaro - infatti dopo un taglio di circa 10 milioni di Euro da parte della Regione sul Contratto di Servizio avvenuto la scorsa estate la linea Catanzaro Lido-Lamezia Terme Centrale è stata classificata come tratta a scarso traffico e vede 10 collegamenti al giorno (per senso di marcia) di cui solo 3 con treni regionali. Il resto è stato sostituito con autobus. In pratica, si è tornati alla sostituzione dei treni con i mezzi su gomma proprio come nel periodo di interruzione della ferrovia tra il novembre 2011 e l'aprile 2013, a seguito del crollo di un ponte tra Marcellinara e Feroleto Antico. Nonostante sia una linea, di 42 km, a binario unico risulta strategica perché unisce i versanti tirrenico e jonico della Calabria tanto da aver fatto proporre la sue elettrificazione più volte negli ultimi anni. I tagli quindi aggiungono disagi per un’area, quella jonica, già martoriata sul fronte del trasporto ferroviario e che già da anni non può raggiungere in modo diretto in treno Lamezia Terme Centrale, avendo spezzato i collegamenti Regionali provenienti dalla Jonica sud (Reggio Calabria/Roccella Jonica) e da Crotone/Sibari, a Catanzaro Lido.”
Anche i treni a più lunga percorrenza hanno subito dei cambiamenti importanti nel corso degli ultimi anni, mentre addirittura finiranno nel dimenticatoio la maggior parte dei treni notturni, che almeno allo stato attuale sono destinati a scomparire. In Calabria tra il 2010 ed 2011 sono stati soppressi 4 Intercity notturni e addirittura 12 treni Espressi che permettevano, con un costo contenuto, di collegare questa regione sia con la Sicilia sia con Roma. Solo nel 2013 sono stati tagliati gli Espressi diretti a Torino, Milano, Venezia e Bolzano, mentre nel 2012 i tagli più gravi hanno riguardato la linea Jonica. In quest’ultimo caso oltre alla mancanza ormai di passaggio dei treni, con un solo treno al giorno tra Metaponto e Reggio Calabria (ed un cambio a Catanzaro Lido), si assiste anche alla chiusura di biglietterie di stazioni importanti come Sibari e Crotone. Un altro aspetto che contribuisce a disincentivare l’uso del treno da parte di molte persone è quello delle numerose stazioni senza servizi ed in stato di completo degrado, come quella di Lamezia Terme-Sambiase in Calabria versa in uno stato di totale abbandono sia strutturale sia igienico. La situazione attualmente rimanda uno stato di abbandono dei binari, invasi dalle erbacce, cedimento di intonaco da parte del corpo centrale dell'edificio. Una situazione molto lontana dal progetto di metropolitana leggera più volte annunciata e mai concretamente realizzata in quel territorio.
E’ questo il quadro dei servizi e gli scenari del servizio ferroviario pendolare in Calabria che emerge dal Rapporto Pendolaria 2014 di Legambiente, presentato questa mattina a Catanzaro da Legambiente Calabria, in cui si fa il punto della situazione emersa dal 200 al 2014, e si lanciano proposte al nuovo governo regionale.
“Se è vero che gli anni tra il 2010 ed il 2014 sono stati particolarmente critici per i pendolari – ha commentato Andrea Dominijanni Vice presidente di Legambiente Calabria - e sono state molte le Regioni che hanno deciso di tagliare i servizi (meno corse e meno treni) e di aumentare il costo di biglietti ed abbonamenti, in Calabria questi tagli sono stati profondi tant’è che nel solo 2014 la Regione ha ridotto di un 8% il taglio dei treni regionali, un servizio già fortemente deficitario che nel quadriennio ha segnato un drammatico -16%, mentre il costo del biglietto nel solo 2014 ha segnato un +20%. Perciò chiediamo che si cambi verso e si garantisca un servizio fondamentale per la comunità calabrese che, fino a oggi, ha dovuto fare i conti con un servizio sempre più carente sia in termini di qualità che in quantità di treni circolanti”
Un quadro drammatico del trasporto ferroviario in una Regione con un forte deficit di servizi di trasporto pubblico che aspetta un cambio di rotta totale, servono efficienza, regole certe, investimenti finanziari con meno sprechi e più qualità, per dare alla Calabria un servizio ferroviario degno di questo nome.
“ In Calabria le linee ferroviarie, gestiste da Trenitalia e Ferrovie della Calabria, si estendono per 1.327 km e sono frequentate da 23.500 utenti al giorno – dichiara Aldo Perrotta responsabile di Legambiente Catanzaro – ma nel bilancio del 2014 la spesa per il trasporto ferroviaria pendolare è stata pari a zero euro. E questo non trova nessuna giustificazione anche alla luce delle difficoltà, che ben conosciamo, del bilancio della Regione se persino per la Comunità dei calabresi nel mondo sono stati trovati 190mila euro, per non parlare delle spese per fiere di paese o di rappresentanza che la Regione garantisce al ceto politico, siamo convinti che qualcosa in più si poteva fare per i pendolari”.
Dal 2000 Alle Regioni spetta definire con i gestori, operanti in concessione sul proprio territorio, la quantità, i costi e gli standard di qualità dei servizi ferroviari erogati. Le prestazioni sono stabilite nei cosiddetti Contratti di Servizio (CdS), con il quale da un lato l’impresa ferroviaria s’impegna all’erogazione di un quantitativo di treni*km ed al rispetto di determinati indici di qualità (relativi a pulizia, comfort, informazione e puntualità delle corse), dall’altro l’amministrazione regionale stabilisce un corrispettivo economico per l’erogazione di tali servizi. In ultimo, il Contratto di Servizio stabilisce le penali da applicare al gestore dei servizi in caso di mancato rispetto degli indici di qualità definiti dallo stesso Contratto.
“Il contratto di servizio, che nel solo 2013 è costato ai calabresi 112, 8 milioni di euro, di cui 85,95 per Trenitalia e 26,85 per Ferrovie della Calabria – continua Perrotta – non prevede nemmeno penali a carico dei gestori per la soppressione dei treni, e queste in Calabria sono state, di media, 230 al mese. In vista della scadenza del contratto di servizio vigente, prevista al 31 dicembre 2014, chiediamo che nel nuovo bando, oltre alle penali, ai gestori siano fatte richieste su standard di pulizia, frequenza dei treni e modernità dei convogli, tutte misure che permettono di recuperare soldi da rigirare ai pendolari sotto forma di abbonamenti gratuiti e di ulteriori servizi ferroviari aggiuntivi. Il ruolo dei contratti di servizio, in una situazione di risorse scarse come quella che si delinea in Calabria, sarà decisiva anche per rendere più efficiente il servizio e uscire da una deresponsabilizzazione per cui non vi è alcun controllo dei biglietti ma neanche della puntualità”.
Ancora una volta occorre ricordare come in Calabria la vita dei pendolari risulti ancor più complicata, anche rispetto allo scorso anno, poiché è cresciuto l’isolamento e l’arretratezza del servizio ferroviario per i pendolari. Tra Cosenza e Crotone , ad esempio, effettua servizio un solo treno diretto (di certo non in orari di pendolarismo visto che la partenza da Cosenza è alle 14:03) che comunque impiega 3 ore per soli 115 km di distanza. Un altro intervento che deve essere rafforzato è quello del treno “Tamburello”. Si tratta del collegamento Melito di Porto Salvo-Reggio Calabria-Rosarno, una linea ferroviaria vantaggiosa per i pendolari perché effettua un servizio di metropolitana di superficie, introdotto per diminuire i disagi causati dai lavori sulla Autostrada Salerno-Reggio Calabria che, come è noto, non è ancora terminata, mentre dal Dicembre del 2010 il servizio non è più stato finanziato dal Ministero dei Trasporti, che ha cancellato le risorse necessarie. La Regione Calabria, nell'ambito del servizio ferroviario regionale, ha deciso nel 2011 di finanziare e garantire la presenza di questo treno indipendentemente dai lavori autostradali. Con l’istituzione della fermata “Aeroporto” il servizio è stato rilanciato nel 2013, sempre finanziato dalla Regione Calabria ma vede il passaggio di sole 11 coppie di treni al giorno, comunque implementate rispetto agli scorsi anni. L'ennesimo grave taglio dei treni sulla linea jonica aveva addirittura stabilito a fine 2012 che la tratta Sibari-Taranto non doveva essere più servita da treni viaggiatori ma soltanto da autobus (5 coppie al giorno) su questa tratta della jonica e l’aspetto più grave riguardava le motivazioni di questo autentico disastro nel trasporto pubblico locale ed interregionale, causato dal mancato accordo tra le Regioni interessate. Dopo mesi di trattative furono ripristinate nell’Aprile 2013 due coppie di treni, mentre nel 2014 si è ritornati addirittura ad un solo collegamento Intercity. Il problema principale di questa tratta è quella di essere concepita come ausiliare del trasporto su autobus, quando generalmente avviene il contrario. Nel corso del 2014 la Regione Calabria ha tagliato circa 10 milioni di euro al Contratto di Servizio con Trenitalia, già impoverito di molto negli ultimi anni. In seguito a questa decisione a partire dallo scorso giugno è stata decretata la soppressione di ben 26 treni regionali solo sulla linea Jonica tra Reggio e Metaponto e tra Catanzaro Lido e Lamezia. In seguito alle trattative tra Regione e Trenitalia i tagli sono poi diventati 16, con 10 corse ripristinate. Ma allarmano le notevoli riduzioni su alcuni linee, come la già citata Jonica e la linea Rosarno - Lamezia Terme Centrale via Tropea.
“La Calabria ha bisogno urgentemente del nuovo piano regionale dei trasporti che è lo strumento fondamentale per la programmazione ed il governo del sistema, - ha concluso Andrea Dominijanni Vice presidente di Legambiente Calabria- pertanto è indispensabile da parte della Regione un cambio di politica e scelte coraggiose in termini di mobilità urbana questo invito formuliamo al neo eletto presidente che auspichiamo voglia accogliere se farà questa scelta non mancherà il nostro contributo fattivo”.
Dr.Andrea Dominijanni
Vice Presidente
Legambiente Calabria Onlus
Via Demetrio Tripepi, 110
89125 Reggio Calabria
Cod. Fisc. 92010640792
Sito web: www.legambientecalabria.org
Nuovo Sito web http://calabria.legambiente.it/
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