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venerdì 14 marzo 2014

Bilancio nuovo musica vecchia, una raffica di aumenti

Con l’approvazione del bilancio (consuntivo)preventivo per il 2014, per il 2014, il Comune di San Nicola Arcella ha ratificato le nuove aliquote IMU TASI e TARI.
Tante sigle diverse che convergono tutte nel senso dell’inasprimento delle tasse.
In particolare, l’aliquota IMU per le abitazioni secondarie passa dal 9,6 per mille al 10,6 per mille. Questo nuovo aumento, aggiunto a quello che si è avuto a novembre scorso e alle revisioni delle rendite catastali, ha raddoppiato la tassazione sulle abitazioni secondarie in appena due anni.
Anche la prima casa viene sottoposta all’imposizione derivante dalla TASI. Questa nuova imposizione riporta le entrate del bilancio riferite all’imposta per la prima casa agli stessi livelli che si avevano prima dell’abolizione dell’ICI.
Rispetto all’ICI, tuttavia, introduce la novità di aver cancellato i meccanismi di detrazione per le famiglie meno abbienti. Cosi il carico fiscale verrà ripartito proporzionalmente al valore catastale dell’immobile, senza tenere conto del quoziente familiare o delle condizioni reddituali degli inquilini o proprietari.
La vecchia TARSU viene sostituita dalla TARI e, in coerenza con le altre due tasse, cresce mediamente del 30% e anche del 50% in alcuni casi.
Ma, la maggioranza Mele-Madeo, preferisce parlare del futuro e rinvigorisce la campagna degli annunci promettendo nuovi cantieri. Preferisce cioè parlare di quello chi si farà piuttosto che tracciare un bilancio su quello che è stato fatto in questi tre anni trascorsi dall’insediamento.
Per le opere di cui si parla e che, fra un annuncio e l’altro, si trascinano avanti da anni, sarebbe arrivato invece il momento di farle veramente e forse, complice il quadro politico nazionale, i tempi paiono maturi. Ma il di la della loro realizzazione, sono proprio queste opere a mettere in evidenza l’assoluta inadeguatezza della Giunta Comunale.
Infatti, la maggioranza del Comune di San Nicola Arcella si dimostra incapace nel programmare autonomamente uno sviluppo economico e culturale del paese e per questo si affida a Stato e Regione. Enti che con i loro trasferimenti coprono i costi per la realizzazione anche del più minuscolo investimento. Nel frattempo però continua a macinare spesa corrente, quella in buona misura costituita da sprechi, per la gigantesca cifra di tre milioni di euro ogni anno.


Io amo San Nicola Arcella
Uniti per San Nicola Arcella

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