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venerdì 10 maggio 2013

Tortora, l’inganno e la beffa

Il comune di Tortora chiude il conto consuntivo 2012 con un avanzo di circa UN MILIONE di euro, ed è cosa da fare arrossire chi ne è protagonista. Tant’è che mentre l’amministrazione comunale accumula soldi: - le strade sono al buio, senza pubblica illuminazione e diverse sono inguardabili per l'incuria; - la marina di Tortora continua ad essere fornita da “acqua di pozzo”, nonostante le numerose sorgenti di acqua potabile che si perdono in mille rivoli; - le frazioni montane e centro storico continuano ad essere abbandonati; - i servizi sociali sono inesistenti; - le aziende chiudono; - i padri di famiglia ed i giovani sono senza lavoro. Dopo 3 anni di amministrazione acquiescente, indifferente, improduttiva, nessuna idea ne progetto per risollevare le sorti del territorio ma solo la più elementare ordinaria amministrazione. Il tutto diventa scandaloso quando, raggirando i cittadini, si fa pagare la tassa sui rifiuti solidi urbani con il 40% in più. La tassa sulla spazzatura è un imbroglio a danno di tutti in violazione ai principi fondamentali di rispetto delle regole e giustizia sociale. La legge stabilisce che i ricavi della tassa sui rifiuti solidi urbani non possono superare il 100% dei costi sostenuti ed ecco quindi la furba invenzione dell’attuale amministrazione che pur di non ridurre la tariffa ha gonfiato i costi inserendo spese che nulla hanno a che fare con i rifiuti. Così facendo costringono padri di famiglia disoccupati, pensionati ed imprese già sull’orlo di una crisi devastante a pagare circa il 40% in più di tassa. Nel mentre la popolazione tutta si comporta con responsabilità ed impegno ad attuare la raccolta differenziata dei rifiuti, anziché essere premiata dall’amministrazione comunale viene raggirata e presa per i fondelli. Chiediamo ancora una volta, dopo averlo già fatto in Consiglio Comunale, di sospendere immediatamente il ruolo le cui cartelle esattoriali sono già state notificate a tutti i contribuenti. Se la manifesta arroganza amministrativa non lo consente, chiediamo che vengano restituiti ai cittadini i soldi non dovuti e fatti pagare. Qualora ciò non dovesse avvenire non mancheremo di segnalare alla Corte dei Conti ed al Ministero degli Interni Finanza Locale l’evidente sopruso perpetrato. Concittadini, se questo è un comune virtuoso, le virtù non esistono più.   li 03/05/2013​​​​ ​​​​​​​​
 Tortora nel Cuore ​​​
 I Consiglieri Comunali​
 Raffaele Papa ​​​ ​​ ​ Emilio De Filippo

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