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mercoledì 13 febbraio 2013

CGIL sostiene la richiesta di un superamento del Commissario ad acta alla sanità

Da Cetraro, dove si è svolto un partecipato attivo regionale su “ Legalità e sanità” , la Segretaria nazionale della CGIL Vera Lamonica, raccogliendo gli elementi emersi da un ricco e partecipato dibattito, ha sostenuto la richiesta corale di un superamento dell’incarico del Commissario ad acta alla sanità per l’inadeguatezza fin qui dimostrata a governare un reale processo di cambiamento della sanità. La Segrataria Lamonica, in una proiezione di politiche e di tagli nazionali operati dal Governo Berlusconi e poi dal Governo Monti, ha evidenziato i palesi limiti del Commissario ad acta a costruire un cambiamento strutturale in grado di garantire un avanzamento qualitativo dei Livelli Essenziali di Assistenza, a superare la sofferenza nel mondo del lavoro, a cancellare le opacità sull’uso della spesa e a segnare una chiara demarcazione sui temi della legalità nelle realtà fortemente penetrate da interessi illegittimi e ‘ndranghetistici. In questa direzione ed all’interno di una mobilitazione generale sugli obietti posti dal Piano del lavoro della CGIL, è emerso l’impegno nazionale ad operare affinché il Governo che scaturirà dal prossimo voto politico, assuma la prerogativa riformatrice di un rilancio dei temi del Welfare e di reimpostazione dei criteri ragioneristici che fin qui hanno caratterizzato i piani di rientro che hanno scaricato il debito sui cittadini, sui servizi, e sul lavoro per ripristinare una programmazione sanitaria ordinaria e per porre limiti a forme di commissariamento slegate dal raggiungimento di obiettivi di miglioramento qualitativo nell’accesso ai LEA. Gli interventi della dirigenza territoriale e regionale di CGIL, Funzione Pubblica e Pensionati dello SPI, ancorati al merito dell’analisi sulla gestione commissariale ed alla denuncia delle permeabilità illecite e ‘ndranghetiste a cui è esposto il SSR, hanno messo in luce le tante criticità che vivono i territori a fronte della disattivazione di Ospedali pubblici a cui non corrisponde nella contestualità l’attivazione di servizi alternativi di territorio in grado di assicurare la continuità assistenziale h/24 deospedalizzando così i bisogni e dando appropriatezza e sostenibilità alla domanda di salute. Altrettanto fermo l’intervento della Segretaria Generale della Funzione Pubblica Nazionale Rossana Dettori che ha evidenziato la difficoltà della categoria ad esercitare la sua funzione di rappresentanza per il clima di attacco e destabilizzazione che vive da tempo il mondo del lavoro pubblico, per il ricorso diffuso a tagli ed a forme di esternalizzazione dei servizi pubblici, per il ricatto che vive il lavoro precario a cui serve dare stabilità e certezze e per le diffuse illegalità e infiltrazioni che si consumano a danno della pubblica amministrazione. Da qui la necessità di prevedere forme di rotazione della dirigenza impegnata in ruoli sensibili da cui discende la permeabilità ad interessi illegali e criminali e di guardare al valore del CCNL, alla contrattazione di 2° livello ed al merito e valore del lavoro come cardini di legalità. Da Cetraro, realtà che vive le contraddizioni sanitarie per il grave ridimensionamento del presidio Spoke, l’anticipazione del Segretario Generale della CGIL Michele Gravano dell’impegno di avviare proprio dal Tirreno un prossimo appuntamento dedicato ad un Progetto di legalità che si incrocerà con l’attività della struttura CGIL della Lombardia e con l’Osservatorio sulla legalità.

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