“È necessaria innanzitutto una generale messa in sicurezza dell’area con interventi specialistici costosi e complessi. Servirà molto tempo e denaro. Bisogna intervenire praticamente ovunque: sul sentiero, sulla parete rocciosa e purtroppo abbiamo anche seri dubbi circa la stabilità dell’arco stesso”.
“Non è neanche un problema di somme ma di capire quale tipologia di intervento sia necessario. Oltre al pericolo crollo, da sempre, la spiaggetta e lo specchio d’acqua antistante vivono il problema del sovraffollamento. È nostra intenzione fare in modo che la fruizione dell’area, una volta messa in sicurezza, sia improntata alla ‘visita temporanea’ della stessa e non alla permanenza continuata in essa dei visitatori. L’Arcomagno è un patrimonio naturale inestimabile e dobbiamo fare in modo di renderlo di nuovo visitabile nel minor tempo e al maggior numero di persone possibili”.
Dichiarazioni rilasciate a blogtortora il 1 luglio 2014
da Eugenio Madeo vicesindaco del Comune di San Nicola Arcella
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