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mercoledì 27 febbraio 2013

Comunicato del neo deputato Ernesto Magorno

Desidero innanzitutto ringraziare tutti coloro che si sono impegnati straordinariamente per fa si che fosse raggiunto questo straordinario risultato. Mi riferisco ai ragazzi dei Comitati Renzi, ai sindaci,  ai segretari ed esponenti Pd, ai militanti ed a tutti coloro che mi hanno dimostrato il loro sostegno ed il loro affetto.  Per questo risultato intendo assicurare che mi impegnerò strenuamente per ripagare tutti e per dare quelle risposte che la nostra terra attende”. In merito all’esito delle elezioni, in particolar modo in Calabria, Magorno dice: “Il voto impone una profonda autocritica. E’ evidente che il Pd non è riuscito ad intercettare quella volontà di cambiamento che la gente chiedeva a gran voce. Soprattutto non siamo riusciti a comunicare ai ceti più deboli ed in sofferenza che avremmo governato operando in loro favore in questo momento storico nel quale  praticamente in ogni famiglia esiste in questo momento una situazione di disagio per mancanza di lavoro. In questo senso non siamo riusciti a segnare nettamente la nostra differenza da Monti che proprio da quei ceti è visto come un nemico dichiarato.  Il risultato – aggiunge Magorno – suona come una chiara ed impietosa bocciatura per le nomenclature del nostro partito sia nazionali che regionali. Posso dire, senza indecisione, che queste nomenclature devono andare a casa, senza alcuna attenuante,  per come hanno determinato le primarie e per aver calato dall’alto, in tutte le regioni, candidature di persone, pur degnissime, ma non legate ai territori. Questo ha influito decisamente sul risultato particolarmente  negativo del Pd. Adesso, com’è stato detto, occorre un grande senso di responsabilità ed avere la capacità di dialogare anche con il  movimento di Grillo, il cui successo non deve essere considerato solo come un voto di protesta visto anche com’è stato decisamente premiato  dagli elettori. Il mio auspicio – dice infine Magorno – è che Bersani, a cui adesso tocca l’iniziativa,  faccia  subito tre proposte precise: il dimezzamento delle indennità dei parlamentari;  la riduzione del 50% di deputati e senatori; mettere mano alla legge elettorale riformandola profondamente. Oltre a questo credo che Bersani debba passare il testimone a Matteo Renzi per la segreteria del Partito. E’ questa la mossa che consentirebbe sicuramente al nostro partito di riavviare quel dialogo e quella comunicazione con i cittadini che è mancata in queste elezioni  e per dare un segnale autentico e profondo di rinnovamento che il nostro partito attende per ripartire e per affrontare  i tempi non facili che ci attendono.

Ernesto Magorno

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