L’intervista dell’Assessore Pugliano al TG3 Calabria del 4 gennaio pone l’accento su diversi punti critici relativi alla gestione dei rifiuti in Calabria degli ultimi decenni, con particolare riguardo alla mancanza di autonomia di molti territori, specie nella provincia di Cosenza. Innanzitutto la situazione attuale, come quella degli anni appena passati, di fatto sancisce il fallimento, oramai conclamato, della gestione commissariale che nell’arco di oltre 15 anni non ha saputo avviare neanche l’ombra di un piano di superamento dell’emergenza che fornisse ai Comuni – troppo facilmente indicati come colpevoli – i mezzi per poter avviare politiche di gestione moderne. Con una serie di danni subiti dai Comuni non certo di scarsa rilevanza. E’ giusto quanto dice l’Assessore Pugliano e cioè che è necessario che a livello territoriale nascano impianti di selezione, valorizzazione e trattamento dei rifiuti in modo da avviare al conferimento in discarica solo una minima quantità dei rifiuti prodotti. E’ ampiamente dimostrato che l’assenza di impianti finisce per vanificare, per i costi insostenibili, qualsiasi politica di raccolta differenziata che ha a che fare con ampi territori e con popolazioni variabili come quelle dei comuni costieri. E, d’altra parte, questa è la politica di gestione oramai condivisa da tutti, ambientalisti compresi. Proprio per questo, il Comune di Scalea ha proposto già due anni fa – proprio davanti all’Assessore Pugliano e al suo team dirigenziale – la costruzione di un impianto di selezione della differenziata e di compostaggio nel proprio Comune. Consci del fatto che la Regione non poteva intervenire economicamente, abbiamo avviato una procedura di project financing – quindi un’opera pubblica interamente finanziata con capitale privato – per la realizzazione di un tale impianto pubblico che – una volta realizzato – porterà un risparmio per l’intera area dell’alto Tirreno di oltre 700.000 euro annui (coi costi attuali) oltre che una drastica riduzione dei rifiuti che dovranno andare a conferimento in discarica. Il Comune di Scalea ha portato a termine tutte le fasi della procedura, ma purtroppo il progetto è fermo da quasi un anno presso il nucleo VIA/VAS della Regione Calabria per il rilascio della dichiarazione di non assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale. Dichiarazione che, visti i quantitativi in gioco, dovrebbe essere di fatto automatica. La realtà è che, nonostante la collaborazione dell’Assessorato, siamo di fatto fermi da un anno per una serie di contenziosi giudiziari che hanno di fatto paralizzato l’attività del nucleo VIA/VAS. Mi auguro, insieme a tutti i Sindaci del territorio che ancora attendono risposte in merito alla gestione dei rifiuti e che hanno chiesto un incontro sul merito al Presidente Scopelliti e al Prefetto, che in linea con quanto dichiarato dai rappresentanti della Giunta Regionale si possa procedere rapidamente alla verifica di non assoggettabilità, dando così immediatamente il via ai lavori per la costruzione dell’impianto e avviando di fatto un’inversione di tendenza nella catastrofica gestione dei rifiuti degli anni passati. Personalmente, e so di avere l’appoggio di tutti i sindaci del territorio, percorrerò tutte le possibili vie per evitare che il problema rifiuti invece di procedere verso una soluzione, come quella da noi proposta, finisca ancora una volta per diventare una cancrena che difficilmente i cittadini saranno disposti a tollerare ulteriormente.
Pasquale Basile
Sindaco di Scalea
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