I comunicati qui sotto riportati riflettono le opinioni di chi li firma. L'estensore del blog si dissocia da qualsivoglia responsabilità.

domenica 6 gennaio 2013

Assemblea di Rivoluzione Civile

Da Tortora, Praja a Mare, Verbicaro, Grisolìa, Santa Maria del Cedro, Diamante, Belvedere M.mo, Cittadella del Capo, Cetraro, Acquappesa, Paola, Amantea, erano presenti quasi tutte le anime, quelle politiche così come quelle più espressione della società civile, che compongono il nascente movimento. Significativa la presenza dei “Verdi” del Tirreno e quella di numerosi movimenti di base e associazioni della costa, da quello che si è occupato della “nave dei veleni” ad Amantea a quello che si è battuto e continua a battersi sulla vicenda “Marlane” di Praia. Assenti solo i referenti di IdV Alessandro Leone ed Alessio Palermo, forse per un contrattempo, atteso che lo stesso Leone aveva assicurato la propria presenza. Sulla scorta dell’ampia partecipazione politica e di società civile, si è proceduto a definire in modo condiviso e partecipato sia la linea politica generale del progetto, sia il rapporto fra i soggetti partitici ed associativi, sia la nodale questione delle candidature. Sul primo punto, è emersa una comune linea fortemente orientata a sinistra, in cui le parole d’ordine saranno l’impegno antimafia, la difesa dei diritti del lavoro, il recupero e la valorizzazione del patrimonio ambientale, la tutela dei beni comuni, la redistribuzione progressiva del reddito e la giustizia sociale nel senso più alto dettato dalla Costituzione. Rivoluzione Civile, dunque, nell’attuale panorama, si pone come unica e autentica forza di sinistra, antitetica alla destra Berlusconiana come a quella Montiana e distante dal PD, che sotto le mentite spoglie di un partito progressista, ha appoggiato le peggiori politiche di Monti (in tema di lavoro, tasse e pensioni, ad esempio) e continua persino a lanciare al primo ministro uscente messaggi di apprezzamento e auspici di futura alleanza. Rivoluzione Civile darà invece risposte popolari ai drammatici problemi che affliggono da anni i ceti più deboli del Paese e anche lo stesso ceto medio, in questa contemporaneità globalizzata e senza civiltà. Sui rapporti fra soggetti partitici ed associativi, è stata ribadita la linea delle pari dignità fra politica e società civile, nel senso che il reciproco riconoscimento di obiettivi comuni impone la valorizzazione sostanziale delle esperienze e del legame con il territorio. Un nuovo rapporto di rispetto e partecipazione in cui i partiti non si porranno come monopolisti dell’agire politico e i movimenti non scadranno nell’antipolitica qualunquista. Tutti gli attori di Rivoluzione Civile, ciascuno con modalità proprie, fanno politica, per cui la distinzione non sarà posta fra partiti e società civile, ma fra buona politica e cattiva politica. Visti i tempi contingentati che scandiranno le ultime scadenze prima delle elezioni di fine febbraio, si è trattato anche il tema delle candidature, affrontando alcuni nodi di carattere generale che permetteranno di dimostrare nei fatti il corso nuovo, che si vuole inaugurare, per una politica ormai sempre più screditata da caste, scandali e corruzione. Sul punto, l’assemblea si è unanimemente determinata sul criterio secondo cui non sarà candidabile chi già ricopra cariche istituzionali. Ciò in quanto è giunto il momento di operare un ricambio nella classe dirigente nazionale e anche perché, in caso di elezione, l’abbandono in corso d’opera della carica precedentemente rivestita sarebbe una grave mancanza di rispetto nei confronti degli elettori che già avevano espresso il loro consenso. L’assemblea ha inoltre formulato una rosa di nomi per le liste della Camera e del Senato, selezionando sei personalità che, nei partiti e nella società civile, si sono distinte nelle battaglie sociali, civili e ambientali del Tirreno Cosentino. Ovviamente, tale proposta è vincolata all’ottenimento di quella posizione di forte visibilità nella lista di “Rivoluzione Civile”, necessariamente imposti dal rispetto per il territorio e per la coerenza personale dei designati.

Nessun commento:

Posta un commento

i commenti anomini vengono cestinati