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lunedì 10 dicembre 2012

Dal fallimento della gestione sorical all'acqua bene comune

Lettera all’on. Pino Gentile, assessore regionale alle Infrastrutture e Lavori Pubblici.
“In molti abbiamo apprezzato la sua esaustiva relazione sulla gestione, funzionamento e stato della Sorical SpA, in occasione della discussione avvenuta in Consiglio Regionale”. “L’ormai acclarato fallimento gestionale e la dimostrazione di sprechi e sperperi inauditi della suddetta Società  le danno l’occasione unica di mettere in atto una rivoluzione sociale che i cittadini calabresi aspettano da tempo, ossia rendere l’acqua bene vitale e prezioso comune a tutti”. “La Sorical SpA da fonte di acqua per la collettività è diventata fontana che in rivoli dorati ha distribuito lucrosi incarichi e consulenze a danno di tutti. Tutto ciò non può essere più consentito non solo per le difficoltà finanziarie regionali, ma anche e soprattutto per l’impossibilità di tanti Comuni che nonostante i disservizi per l’erogazione dell’acqua potabile, devono corrispondere risorse non più disponibili”. “Inoltre è da tenere in debita considerazione l’esito del referendum acqua pubblica dello scorso anno con il quale i cittadini italiani hanno stabilito che l’acqua deve rimanere un bene pubblico e di tutti e sul quale non si devono fare profitti”. “Nei giorni scorsi, quale consigliere comunale di Tortora ho segnalato alle autorità competenti l’eccessivo uso di cloro nelle reti idriche che può causare gravi danni alla salute e lo stato di totale abbandono di alcune sorgenti; tali situazioni sono paradigmatiche di ciò che accade sull’intero territorio regionale”. “Le chiedo, pertanto di voler istituire un tavolo tecnico-politico al fine di un monitoraggio completo delle risorse idriche, per verificarne il reale stato ed assegnarne l’integrale gestione ai rispettivi territori di appartenenza”. “L’affidamento ad ogni Comune con il supporto pubblico regionale potrebbe rivelarsi una giusta soluzione per ottimizzare al massimo le risorse idriche per tutti, oltre che beneficio economico importante per l’ente che ne assume l’onere”. “Aldilà della presente proposta, che non presume di essere completa e qualificata, prima di assumere qualsiasi definitiva decisione -termina la lettera- le chiedo il coinvolgimento di enti e cittadini al fine di una riforma sostanziale ed innovativa dell’intero sistema idrico per la distribuzione dell’acqua potabile che, considerata l’importanza, sia condivisa e partecipata da tutti”.
Raffaele Papa

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