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domenica 25 maggio 2014

La sentenza del Consiglio di Stato sull'ospedale di Praia a Mare dà forza alla battaglia sostenuta dai sindaci.

Abbiamo sempre sostenuto e ribadito, in tutti gli incontri tenuti ai vari livelli istituzionali in questi ultimi anni, che la chiusura del presidio ospedaliero di Praia a Mare non era accettabile in quanto una decisione che non solo priva di garanzia assistenziale un vastissimo territorio dell’alto Tirreno cosentino, ma che addirittura risulta insensata anche dal punto di vista economico per la stessa gestione finanziaria della sanità regionale calabrese. Le nostre lotte hanno cercato finora di ottenere con il ragionamento e l’analisi concreta dei fatti, la riapertura del nostro ospedale. Adesso però la situazione cambia: c’è una sentenza del Consiglio di Stato che ribadisce in maniera inequivocabile quanto da noi sempre sostenuto in tutti gli interventi presso le varie sedi istituzionali. E’ finito quindi, e lo diciamo nella nostra qualità di sindaci, a nome delle popolazioni interessate, a tutti i politici di tutti gli schieramenti, il tempo delle promesse e delle rassicurazioni: ora è venuto il momento di ripristinare immediatamente gli adeguati livelli di assistenza sanitaria sul nostro territorio. E’ venuto il momento che la Regione prenda atto definitivamente di aver commesso un errore, e che è doveroso tornare indietro e rivedere obbligatoriamente e senza indugio le decisioni assurde prese a suo tempo». Una decisione, insomma in breve tempo. «Senza sotterfugi, senza scappatoie, senza maldestri tentativi di sfuggire al chiaro dispositivo della sentenza: nulla potrà cancellare le reali e giuste motivazioni che hanno portato i giudici del Consiglio di Stato a dare ragione al nostro territorio, che già ha pagato fortemente, anche in termini di perdita di vite umane, per il danno subito con la chiusura dell’ospedale di Praia a Mare e per la mancanza di sanità sul nostro territorio. Nella giornata odierna, quale atto di impulso, abbiamo provveduto a rimettere a mezzo Pec la sentenza del Consiglio di Stato al sub commissario Pezzi e al sub commissario Urbani. La medesima sentenza è stata contestualmente da noi trasmessa anche al Tavolo Massicci, al Ministero della Sanità ed al Ministero dell’Economia, chiedendo loro un rinvio della seduta prevista per il giorno 28 maggio, nella considerazione che è imminente la nomina del nuovo Commissario in sostituzione di Scopelliti. La nostra azione è tesa a riottenere subito quello che spetta al nostro territorio non solo perché è giusto, ma anche perché, è sempre stato un nostro diritto ed oggi viene anche riconosciuto come dovuto da una sentenza del Consiglio di Stato. Oggi tutti i partiti politici, nessuno escluso, devono prendere atto che ha vinto tutta la popolazione dell’alto Tirreno cosentino, attraverso le sue iniziative, rafforzate dal dispositivo della sentenza in oggetto, e tutti i partiti hanno il dovere di sentirsi impegnati, ora più di prima, in una lotta che non ha colori politici, ma ha solo lo scopo di raggiungere un obiettivo necessario, vitale e non più procrastinabile per tutti i nostri cittadini, quelli dei comuni limitrofi della Basilicata ed anche per tutti i turisti che scelgono questo territorio come luogo di vacanza. In questi ultimi mesi consiglieri regionali, deputati, senatori, candidati di vari partiti, hanno fatto “passerella” sul nostro territorio promettendo il loro interessamento: bene, oggi hanno il sacrosanto dovere di dimostrarlo con i fatti, tenendo presente che hanno al loro fianco la popolazione oltre che uno strumento essenziale ed efficace che consente finalmente, e senza ombra di dubbio, di riottenere ciò che, senza alcuna logica, è stato tolto a questo territorio: il diritto alla salute ed alla vita. Come sindaci di questo territorio non daremo tregua a chi ha il dovere di applicare una giusta sentenza, ma è necessario che al nostro fianco ci siano tutti, dai colleghi sindaci del territorio, alle associazioni, a tutti i cittadini del comprensorio. La meta a questo punto è più vicina, ma è necessario ora più che mai moltiplicare gli sforzi affinché l’obiettivo sia raggiunto nel più breve tempo possibile.

Antonio Praticò, Sindaco di Praia a Mare,
e
Pasquale Lamboglia, Sindaco di Tortora

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