Un’opera in netto contrasto con il vigente Piano comunale di spiaggia, in quanto ricadente nell’area demaniale normata dal Piano attuativo e in contrasto con esso. L’ampliamento del lungomare andrebbe ad occupare l’area demaniale data in concessione ai proprietari degli stabilimenti balneari, prefigurando una incompatibilità dovuta alla difficoltà di adeguare le strutture fisse a quanto stabilito dallo stesso piano attuativo. Inoltre la valutazione di incidenza a corredo del Piano spiaggia comunale, richiesta alla Regione Calabria, dava alcune prescrizioni inerenti la specie protetta dei gigli di mare che, con tale opera, sarebbero completamente distrutte. L’appello lanciato a difendere le nostre ricchezze ambientali, culturali e di credere nella possibilità di far leva su di esse per uno sviluppo sostenibile ha fatto breccia, per il momento, solo nel gruppo ambientalista ‘’Comitato Per Le Bonifiche dei Mari e dei fiumi Calabresi’’, lasciando passivi e inermi le altre forze politiche.
Francesco Marsiglia Sinistra Ecologia
Antonio Mandarano Libertà e Movimento l’Alternativa
brutta cosa
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