Sembrerà strano, ma il Comune di San Nicola Arcella in questi giorni si è vestito a festa, in pompa magna. Alla entrata del paese sul ponte, due luminarie, di sera preannunciano con una vistosa scritta la grande estate 2013. Addentrandosi poi nelle varie strade cittadine si incontrano fontane luminose, barche e ghirlande di fiori che addobbano la via verso il centro. Procedendo ancora, in qualche piazzetta, risaltano agli occhi dei visitatori e degli abitanti del posto farfalle, note musicali, scritte del tipo ‘Benvenuti nel Borgo incantato’, tronchi di alberi fioriti; l’addobbo luminoso ha infine invaso anche il centro storico. Non si capisce bene se ci si trova in prossimità di un luna park o in un bosco incantato, frutto della magica bacchetta di qualche fatina. Tutto ciò ha destato sicuramente molti commenti, tenendo presente che si sta attraversando, tralasciando il dopoguerra, uno dei momenti più difficili nella storia della Repubblica, per cui si vorrebbero conoscere i relativi costi e la fonte a cui si attingerà per il pagamento”. “Presto è arrivata una precisazione che ha sciolto ogni dubbio, ogni perplessità le tante luminarie, che resteranno accese sino a metà settembre, servirebbero, come il grande movimento culturale dell’Illuminismo, ‘a far luce sui problemi odierni e dovrebbero sensibilizzare le coscienze su alcuni temi, tipo il femminicidio, rivestendo così un ruolo non solo decorativo o attrattivo ma ben più sostanziale, in senso civile e culturale, perché un paese più illuminato è un paese più civile’. Questa è stata la motivazione di tanto sfarzo, che l’amministrazione ha inteso diffondere per coloro che non avessero compreso l’importante messaggio.
Maurizio Ariete,
ex vice-sindaco di Praia a Mare
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