Come al solito, quando è costretta a constatare l’ennesimo fallimento attribuisce la colpa a qualcun altro. Questa volta si parla del fallimento del sistema dei tributi e della gestione finanziaria dell’ente. Anche questa volta la colpa non sarebbe loro ma di una situazione che avrebbero ereditato. Allora andiamo a vedere chi sono stati gli assessori al bilancio e gli assessori ai tributi degli ultimi anni e troviamo gli stessi nomi di chi adesso siede nella maggioranza, compreso il Sindaco. Quindi sarebbe più corretto dire che se colpe ci sono è proprio della situazione che loro stessi hanno creato negli anni passati; a loro “insaputa” come si usa dire oggi. Se le finanze del comune sono disastrate, la Giunta, prima che annunciarlo sui giornali dovrebbe venirlo a dire in consiglio. Ma in consiglio non si sentono, come non si vede il bilancio dell’anno 2011, che per legge andava presentato entro aprile 2012. Se sono cosi preoccupati perché non vogliono condividere con noi queste angosce? In particolare perché ci nascondono i conti del 2011, che evidentemente devono conoscere bene per asserire lo stato di disastro? Se poi vogliamo concentrarci sul futuro, seguendo lo spirito costruttivo che contraddistingue il nostro movimento, se disastro c’è dobbiamo chiederci cosa è utile fare. Se raddoppiare o triplicare le tasse aiuta le casse comunali, incrementare gli sprechi di denari non le aiuta. Cosi se ad aumento di tasse si accompagna pari aumento di sprechi, le casse del comune resteranno sempre vuota e i cittadini sempre più tartassati. Vorremo richiamare l’attenzione dei più responsabili sul fatto che continuare in questa spirale perversa alla fine fa scoppiare il sistema, come sta succedendo oggi. Infine sollecitiamo la giunta perché venga in consiglio con i conti del 2011, cosi potremo vedere ed esporre alla luce del sole i risultati di gestione dell’attuale maggioranza. Cosi, piuttosto che essere distratti dalle chiacchiere dei parolieri, potremo concentrarcisui numeri delle persone concrete ed esporre a tutti i cittadini tasse e sprechi.
Filiberto Forestieri
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